sConfini è un festival interamente dedicato alla cultura del contrabbando transfrontaliero tra Valposchiavo e Valtellina. Durante tutto l’anno è previsto un ricco programma di eventi che esplora e illumina il tema del contrabbando con le sue molteplici sfaccettature: dal fenomeno storico del contrabbando (di merci) allo scambio culturale nell'area di confine, dove si incontrano due periferie, quella del sud e quella del nord.
Programma
sConfini si suddivide fra il "Festival del Contrabbando culturale" in primavera e diverse attività durante il resto dell’anno. Il "Festival del Contrabbando culturale” dura due settimane e propone diversi appuntamenti in Valposchiavo e a Tirano. Gli eventi di sConfini proseguono anche oltre le settimane del festival con diverse proposte. Particolarmente interessanti sono le escursioni guidate sui sentieri del contrabbando offerte da Valposchiavo Turismo in estate e autunno.
Partendo da una prospettiva storica, sConfini vuole estendere il fenomeno del contrabbando a uno scambio culturale tra le due comunità.
Pacchetto vacanza
Per gli ospiti che intendono visitare la Valposchiavo in occasione di sConfini, il "Festival del Contrabbando culturale”, proponiamo un interessante pacchetto vacanza. L’offerta comprende 2-3 pernottamenti, l'offerta "Sulle tracce del contrabbando a Brusio", nonché l'escursione guidata "Una bricolla di storie". In regalo c'è il romanzo di Massimo Lardi “Dal Bernina al Naviglio”.
Venite a trovarci per scoprire la storia recente della Valposchiavo, indissolubilmente legata alla vicina Valtellina e alle sue vicende. Vi aspettiamo nella valle dell’inatteso.
Tra Valtellina e Val Poschiavo: l'epopea del contrabbando
di Andrea Tognina, swissinfo, 16 dicembre 2008
Il contrabbando, un fenomeno che ha segnato le regioni di frontiera per secoli. Oggi, in un'epoca in cui i confini tra gli stati europei perdono d'importanza, la sua storia è diventata una questione di identità.
Sono cresciuto a Brusio, un paese a pochi chilometri dal confine con l'Italia, nel cantone dei Grigioni. Quando ero bambino, l'aria in paese profumava di caffè, per il fumo denso che usciva dai camini di sei o sette torrefazioni. Da lì, i sacchi di caffè erano condotti lungo i fianchi della montagna con le jeep, i cavalli, i muli, le teleferiche di fortuna. Ad attenderli c'erano decine di contrabbandieri italiani, pronti a trasportarli illegalmente in Valtellina.
Per la Svizzera, tutto era perfettamente legale. Anzi, a Berna avevano anche trovato un nome per tutto questo: «esportazione due». Non è dato di sapere se a chi lo inventò scappasse almeno un po' da ridere, al momento di idearlo.
Contrabbando in Valposchiavo, tempera di Bernardo Lardi
L’immagine simbolo di sConfini è una tempera di Bernardo Lardi. sConfini ringrazia Angela Lardi per la gentile concessione.
Massimo Lardi, fratello dell’artista, descrive così l’opera:
È un tipico quadro di Bernardo Lardi per la suddivisione in riquadri, per le proporzioni gerarchiche delle figure secondo la loro vera o presunta importanza, per l’armonia di splendidi colori, nonché per l’ironia e la poesia che esprime.
I riquadri sono sei, cinque dei quali disposti a L maiuscola formano il primo piano costituito di figure umane e animali di varia grandezza. Un primo piano che si apre come una finestra sul sesto riquadro costituito dal magnifico paesaggio di Le Prese con le case del Cavrescio, il lago e le Orobie sullo sfondo. L’asta della L, corrispondente all’incirca alla sezione aurea minore dell’opera, è costituita da una colonna di giganteschi spalloni che sfora in alto e in basso come a dire che il loro numero è incalcolabile. Due riquadri paralleli al margine inferiore, sormontati da due rettangoli assai più piccoli con pesci e capre, presentano ancora un contrabbandiere alla guida di un animale da soma, inoltre due piccole guardie svizzere armate di fucile, che trattengono a stento un cane da difesa.
L’ironia è tutta qui: nel numero e nella grandezza preponderante dei contrabbandieri rispetto al numero delle forze dell’ordine. Come a dire che in Valposchiavo a un certo punto l’importanza economica del contrabbando ha superato di gran lunga quella delle tradizionali attività dell’allevamento, dell’agricoltura e della pesca. La poesia si sprigiona invece dal paesaggio idillico, che è il luogo di partenza e il luogo di destinazione di tanto traffico, la Svizzera e l’Italia. La tensione tra questi poli conferisce al dipinto un fascino particolare.
iSTORIA • Archivi fotografici Valposchiavo
Le foto storiche usate da sConfini provengono dall’Associazione iSTORIA • Archivi fotografici Valposchiavo. Le immagini raccolte dall’Associazione iSTORIA sono preziose testimonianze della vita, della società e del paesaggio della Valposchiavo a partire dal 1860.
www.istoria.ch
Dal Cinegiornale svizzero del 06.02.1970
“La strada del Bernina diventa d’inverno la sola arteria svizzera dove vige il sistema del pedaggio, sia pure a titolo cosiddetto volontario, dato che altrimenti sarebbe illegale. Questa strada è percorsa da autocarri che trasportano migliaia di tonnellate di caffè destinato all’esportazione ... di contrabbando.”
Fonte: Cinémathèque suisse, Archivio federale svizzero
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