Mario Crameri
Vive a Poschiavo
Cuoco per professione, fotografo per passione
La Valposchiavo è il mio mondo, è la mia casa, è la mia famiglia, è i miei amici. La Valposchiavo mi ha accolto a braccia aperte e nel tempo ho sviluppato un legame sempre più profondo con questa che è diventata la mia terra. Per me è IL LUOGO dove vivere. Amo la sua tranquillità, le sue innumerevoli bellezze, le sue tradizioni e specialmente la sua natura stupenda. Cosa chiedere di più?
Quando il mattino attraverso il borgo per recarmi al lavoro mi fa stare bene salutare le persone che incontro con un bel “bundì” accompagnato da un sorriso. La cosa più piacevole è che sono sempre ricambiato. Siamo così noi valposchiavini, sempre cordiali. A proposito, per chi non lo sapesse, “bundì” vuol dire buongiorno nel nostro dialetto pusc’ciavin.
Ho la fortuna di lavorare presso uno dei ristoranti più caratteristici della valle, ospitato all’interno di Palazzo Massella (1682), direttamente sulla piazza di Poschiavo. Quello da tutti conosciuto come Hôtel Albrici à la Poste si dice essere stato il primo albergo della Valposchiavo, aperto da Pietro Albrici nel 1848. Qui sono lo chef di cucina. Con i miei colleghi facciamo rivivere le tradizioni gastronomiche valposchiavine e diamo spazio alle specialità e ai prodotti della regione.
Nonostante io sia sempre dietro ai fornelli a preparare pietanze deliziose, nessun piatto è più buono dei capunet (gnocchetti di spinaci) preparato da mia mamma.
Faccio il cuoco, ma questo è quello che faccio per vivere. La mia vera passione è la fotografia. Fin da piccolo i miei genitori hanno portato me e i miei fratelli in tutta la valle, insegnandoci ad apprezzare e scoprire molti angoli suggestivi di questo che per me è un pezzetto di paradiso in terra.
Piano piano ho iniziato a fissare le suggestioni di queste escursioni e uscite in ricordi fotografici. Nel tempo la fotografia è diventata un vero e proprio passatempo e in modo autodidatta faccio del mio meglio per sviluppare la mia tecnica. Oltre ai paesaggi naturalistici, di cui fra l’altro la Valposchiavo è molto ricca, amo fotografare anche scorci di vita quotidiana e dettagli incantevoli del borgo di Poschiavo. Spesso fotografo gli stessi motivi durante le diverse stagioni. I cambi di luce e atmosfera mi affascinano molto.
Personalmente della Valposchiavo non cambierei niente. Tuttavia, temo che i giovani la considerino un posto per seniori. Credo che manchino delle attività e delle infrastrutture al passo con i tempi, capaci di coinvolgere maggiormente le generazioni sotto la soglia dei 40 anni. In tal senso gli sforzi intrapresi nell’ambito della mountainbike sono sicuramente un buon punto di partenza. Avanti così!