La Fondazione Vacanze in edifici storici è un progetto che rappresenta il punto d’incontro fra turismo e conservazione storica degli edifici. La fondazione rileva a livello svizzero edifici storici destinati al degrado e a rischio di demolizione, li restaura con accuratezza e gli garantisce un futuro animato come alloggi per vacanze.
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La Valposchiavo è parte dell’offerta della Fondazione Vacanze in edifici storici con due proposte eccezionali: un palazzo risalente al 18esimo secolo dove gli ospiti possono rivivere l'epoca dei pasticceri grigionesi e uno storico rustico in un piccolo nucleo al di sopra della località di Brusio.
Durante il periodo turbolento della Rivoluzione francese, nel 1793, la famiglia Mini-Cortesi ha costruito a Poschiavo uno dei primi palazzi di quelli conosciuti oggi come palazzi dei pasticceri. I fratelli Giacomo e Geremia Mini si trasferirono professionalmente al nord. Portarono la cultura del caffè nelle città nordeuropee Varsavia e Copenhagen.
L’aspetto straordinario di questo palazzo concettualmente urbano è come i costruttori hanno saputo mettersi in mostra come avanguardia della società. Le numerose stuccature sono testimoni di una profonda sensibilità artistica, di uno spirito riformatore, dell’amore per la natura e della consapevolezza di potere. L’imponente edificio rimanda ad una famiglia borghese erudita, progressista e con stile.
Dopo oltre cento anni di esistenza inalterata, nel 2019 il palazzo è stato restaurato in modo accurato e discreto dai nuovi proprietari, la coppia di artisti svizzeri Glaser/Kunz.
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Il rustico valposchiavino, con la sua tipologia degli spazi di uso corrente, è stato per oltre 300 anni un bene di famiglia e permanentemente abitato. Poi è rimasto vuoto per 40 anni, finché nel 2003 ha preso avvio la ristrutturazione. Unica nel suo genere per la regione è la «stüa» distaccata dalla casa nel cortile interno privato.
Secondo le valutazioni della conservazione storica degli edifici l’edificazione del rustico risale al 16esimo secolo. La casa era originariamente suddivisa in due parti: a nord quella usata per lo sfruttamento agricolo con la stalla e il sovrastante fienile a due piani e a sud la zona abitativa. Il porticato fungeva da ingresso sia per la casa che per la stalla e serviva da accesso alla casa contigua aggiunta a occidente. Nei secoli le due parti dell’edificio sono spesso state ristrutturate, i locali sono stati scambiati e la loro funzione adattata.
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