- AutoreKaspar Howald
- Ultima modifica09/04/2025
Costruita in origine come albergo, la stazione di Cavaglia, con il suo tetto a padiglione, assomiglia piuttosto ad una tipica casa dell’Oberland Bernese. Ma ci troviamo nel mezzo di un villaggio operaio del passato, situato nella parte alta della Valposchiavo. Da qui il sentiero porta al villaggio originario di Cavaglia, il quale fino al 1972 era abitato durante tutto l’anno ed aveva pure una propria scuola. Qui abitavano i dipendenti delle Forze Motrici Brusio (oggi Repower), i quali lavoravano nella vicina centrale elettrica. Dopo il paese il percorso per ciaspole si snoda lungo la linea ferroviaria della Ferrovia retica, in direzione Val da Pila. I più fortunati raggiungono l’elegante ponte ad arco Punt da Pila, realizzato in pietra, nel momento esatto in cui è percorso dal famoso Bernina-Express.
Sull’altro versante della valle il sentiero ritorna verso Cavaglia. Invece di attraversare il borgo, conduce lungo il pendio fino a dopo Li Vegli, il limite nord dell’altipiano. Da non perdere: la centrale elettrica di Cavaglia, entrata in servizio nell’autunno 1927. È stata costruita seguendo i piani di Nicolaus Hartmann jun. (1880-1956). L’architetto engadinese è l’autore di numerose costruzioni lungo la linea del Bernina, fra queste le stazioni die Alp Grüm e Ospizio Bernina. Per la progettazione delle centrali elettriche della Valposchiavo si è lasciato ispirare dalle classiche fortezze e dalle tipiche case engadinesi, riconoscibili dai grandi portali ad arco.
Il percorso si estende sul pianoro formato dal ghiacciaio, lungo il letto sassoso del fiume Cavagliasco. Ancestrali foreste fiancheggiano i prati sulla via del ritorno per il punto di partenza. Con il treno si prosegue da Cavaglia verso sud in direzione Poschiavo oppure verso nord passando Alp Grüm e il passo del Bernina in direzione Pontresina.